Il  forum dedicato a Kim Rossi Stuart

Ma quanto ci piace leggere?

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iretos
view post Posted on 25/2/2011, 18:55




Avevo chiesto se lo potevo fare e infatti questo è il posto giusto per aprire un altro topic.

Mi rispondo: personalmente, mi piace moltissimo. E sono sempre lì a rammaricarmi di avere troppo poco tempo per leggere e troppi libri che ho o vedo o di cui sento parlare e che vorrei avere. Ogni tanto mi riprometto di non comprarne più neanche uno fino a quando non ho esaurito quelli ancora da leggere che ho in casa, ma non ce la faccio mai a resistere. E poi c'è Feltrinelli a due passi dall'ufficio, praticamente ci entro tutti i giorni, come si fa???

Questo per cominciare, poi andiamo più nello specifico. Per chiunque ne abbia voglia.
 
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noodlemantra
view post Posted on 26/2/2011, 10:27




è il mio stesso problema!!!
sai quanti ne compre ke nn riesco nemmeno ad iniziare???
sarà ke mi paice averceli i libri e tenerli...
 
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lucia3
view post Posted on 26/2/2011, 14:16




Oh ma io vi bacchetto tutte e due stavolta!!!! Cosa li comprate a fare i libri per spolverarli??????
Anche io Iretos non riesco ad entrare in una libreria senza uscirne con un pacchettino, addirittura quando entro per comprare un libro in regalo, me ne faccio sempre uno anche per me. Ma cavolo non appena il libro entra in casa mia, io non ho pace sino a quando non l'ho fatto completamente mio!
 
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iretos
view post Posted on 26/2/2011, 17:44




Ma no, Lucia, io leggo eccome! Però i libri sono troppi, è questo il problema!!! Sono sempre indietro, ne ho una pila sul comodino che mi sprona ad andare veloce, ma più di tanto non posso fare. E appunto, c'è la "disgrazia" di avere Feltrinelli sempre sotto il naso, non ce la faccio!
 
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iretos
view post Posted on 7/3/2011, 22:58




Dunque, sì, mi piace leggere per tutte le ragioni di cui parli tu, Cuore e per molte altre ancora. Leggo la maggior parte dei libri sull'autobus, andando e tornando dal lavoro, ogni giorno, incessantemente. Ho anche smesso di prendere la metropolitana perchè ci mette troppo poco ad arrivare in centro e non mi lasciava il tempo che volevo di leggere: sono malata? Mi isolo, gli altri non esistono. Naturalmente non con tutti i libri succede, sarebbe troppo bello.

Mi piace molto quella cosa di Pontiggia che hai citato e mi trova molto d'accordo. Già averli, i libri, è una gioia, anche quando poi ti accorgi che non sai più dove metterli. E poi vi siete accorte che non tutti i libri hanno lo stesso odore? E' sempre un buonissimo odore (almeno per me), ma sono rimasta di sasso quando, un paio di Natali fa, ho regalato un libro a mio nipote, lui ha fatto frusciare le pagine accostandoci il naso e poi mi ha detto: "Questo non l'hai preso da Feltrinelli, vero?". Ed era così!

Bene, nei prossimi giorni comincerò a parlare di qualche titolo. Ho idea che sarà più difficile che parlare dei film, ma ci proverò.


P.S. Cuore, sì, ho visto Saviano ieri sera, mi piace moltissimo come parla, mi piace quello che dice. Ma non avevo visto "Vieni via con me", neanche una puntata, perchè mi sapeva di furbata ancora prima che iniziasse. Sono l'unica ad avere avuto questa impressione?
 
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iretos
view post Posted on 8/3/2011, 15:41




Io sono d'accordo!
 
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lucia3
view post Posted on 9/3/2011, 09:23




anche io!
 
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iretos
view post Posted on 13/4/2011, 18:59




Scusate, ma provo un'incontenibile voglia di parlare di "altro". Ho cominciato questo topic e poi l'ho lasciato al suo destino. Certo, ci siamo scambiate i nostri "perchè ci piace leggere", ma avevo intenzione anche di andare più nello specifico.

Dunque .... non voglio partire dai classici: niente Shakespeare o Dickens o Jane Austen, niente classici più moderni come il "Cent'anni di solitudine" di Marquez, per esempio. Voglio partire dai libri di uno scrittore/giornalista americano che si chiama Jon Krakauer, che mi ha affascinato con i suoi resoconti su personaggi estremi. Non solo autore del bellissimo "Nelle terre estreme" da cui è tratto "Into the wild", ma anche di un libro che ancora non so perchè ho amato, "Aria sottile". Non sono una da montagna, non faccio passeggiate in altura né tanto meno scalate, a ben vedere la montagna non la amo neanche particolarmente. Eppure questo racconto di una tragica spedizione sull'Himalaya alla quale l'autore ha preso parte è affascinante come può esserlo un'avventura nella natura, avvincente come un thriller, spaventoso, emozionante e infine commovente.

Krakauer ha un'abilità di scrittura mostruosa, una capacità di andare nei dettagli senza mai essere noioso, illustrando le storie di vite diverse che inevitabilmente si fondono in una storia sola. Lo stesso ha fatto con il suo ultimo libro, l'ho letto in inglese, mi sembra che il titolo italiano sia "Dove gli uomini diventano eroi". Storia Pat Tillman, campione di football americano morto in Afghanistan, elevato al ruolo di eroe dall'amministrazione Bush, che sfruttò vergognosamente il suo nome e la sua fama per motivi propagandistici, fino a quando non si seppe che Pat era stato ucciso dal fuoco amico dopo un susseguirsi di errori tanto tragici quando assurdi. Ma Pat era un eroe davvero, solo non del tipo auspicato da Bush.
 
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lucia3
view post Posted on 14/4/2011, 11:08




Interassante Jon Krakauer, mi sembra che lui tratti di avventure avvenute davvero, giusto? Un genere che non ho mai letto però ho amato molto il genere avventuroso, Salgari da piccola e poi le mitiche "avventure di Gordon Pym" (Poe), "il signore delle mosche" (W. Golding) e molto sui pirati per ultimo "La vera storia del pirata Long John Silver" . Niente mi rilassa di più di un bel libro di avventura!
 
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iretos
view post Posted on 14/4/2011, 12:53




Si Lucia, quelli di Krakauer non sono romanzi, sono resoconti di fatti realmente avvenuti, con persone realmente esistite, ma ti assicuro, sono entusiasmanti perchè eccellente è il suo stile di scrittura. L'unico suo libro che mi manca tratta del mondo delle sette religiose americane, bisogna che ponga rimedio!
 
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Iris Ct
view post Posted on 15/4/2011, 08:55




Niente come la lettura di un libro,nell'apparente quiete e nel silenzio può dischiudere in modo imprevedibile la vista di nuovi orizzonti di vita . T.De Mauro :)
 
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lucia3
view post Posted on 15/4/2011, 13:56




BELLE CITAZIONI iris :) !

e interessante il tuo forum di provenienza, mi sa che ricambierò la visita

http://librichepassione.forumfree.it/
 
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iretos
view post Posted on 15/4/2011, 17:42




Mmm, piace anche a me, si si!!! Però, ti prego, non scrivere più in quel blu, è stato difficilissimo leggere cos'hai scritto!
 
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iretos
view post Posted on 9/11/2011, 23:39




Allora, eccomi. In questi ultimi giorni, con una collega d'ufficio, ci siamo scambiate piccole mail sui nostri gusti letterari (e cinematografici, anche). Curioso, è una persona con cui non parlo molto di solito, ma ci siamo scoperte queste due passioni in comune e così è scattato. Comunque lunedì lei mi scrive la mattina dicendo: "Ma lo sai che oggi alle 18 al Circolo dei lettori c'è Sepulveda?". Il circolo dei lettori è aperto a tutti, è un posto di cui ho sentito spesso parlare senza esserci andata mai. Ho sobbalzato, devo dire, perchè amo Sepulveda da sempre e non solo i suoi libri, anche il suo modo di parlare, di raccontare. E poi appartiene a quell'America latina passata per le dittature di cui ho letto tanto e, insomma, è un mito per me.

Insomma, non sono stata sicura di poter andare, subito, anche perchè pensavo fosse piuttosto difficile riuscire ad entrare. Noi poi uscivamo alle 17.30, mettete 15 minuti per arrivare, certo non potevamo andare lì a prendere posto prima. Ad ogni modo abbiamo deciso di provare. Il posto nella sala dov'era lui non c'era, eravamo in una sala attigua collegata via video. Presentavano il suo ultimo libro, "Ultime notizie dal Sud", resoconto di un viaggio in Patagonia fatto nel 1996 con un amico fotografo argentino, anche lui presente. E ancora una volta non mi ha delusa. Ha raccontato di questo viaggio con tanta passione, tanta poesia e tanta nostalgia da commuovere. La Patagonia che hanno incontrato e che sta sparendo, i volti della gente, la vita che scorre lenta, i posti dove per settimane non passa nessuno. Sepulveda parla italiano piuttosto bene, il fotografo invece no, parlava in spagnolo, con quella meravigliosa calma che secondo me hanno soltanto i sudamericani, prendendosi il suo tempo, facendo le sue pause.

Alla fine, fugone dalla sala per precipitarsi nell'altra per le dediche sul libro di entrambi. Carini, disponibili, hanno avuto una parola per tutti. Sepulveda ha la faccia triste da sudamericano triste, ma poi si apre al sorriso o ride con il suo vocione profondo. Il fotografo è una persona deliziosa, che si fermava a parlare con tutti e l'avrebbe fatto anche più a lungo se ad un certo punto non avessero annunciato che entro 5 minuti entrambi dovevano andare via. Ma ce l'ho fatta. Ho fatto fare la dedica per mio fratello, sarà un piccolo (o grande) regalo di Natale, con firma e dedica non solo di Sepulveda, ma anche del fotografo sotto una delle foto contenute nel libro. Gliene ho sottoposte due, lui ha detto: "Che giorno è oggi? Lunedì? Allora questa, questa è lunedì. L'altra che hai scelto è venerdì". La seconda, il venerdì, era un treno che passava in un panorama brullo e stava quasi sparendo. Un venerdì, esattamente.
 
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lucia3
view post Posted on 11/11/2011, 10:45




Bella esperienza iretos e bel regalo per tuo fratello, Sepulveda deve essere un tipo anche affascinante, io ho letto solo "storia di una gabbianella...." non so se conta :)
 
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15 replies since 25/2/2011, 18:55   147 views
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